Assicurazioni sulla vita: sono davvero come pensiamo?

Assicurazioni sulla vita: sono davvero come pensiamo?
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Assicurazioni sulla vita: sono davvero come pensiamo?

Quando si parla di polizze sulla vita si tende a ricondurle ai soliti luoghi comuni: che siano inutili, dispendiose e solo per privilegiati. Ma è davvero così?

 

Per chi ha una famiglia è naturale mettere all’apice delle proprie priorità il cercare di assicurare ai propri cari tranquillità e stabilità economica. Ѐ proprio questo lo scopo delle assicurazioni sulla vita: la tutela dei familiari dell’assicurato in caso di eventi drammatici come il decesso o l’invalidità permanente di quest’ultimo.

 

Intorno alle assicurazioni sulla vita si sono però creati con gli anni molti pregiudizi e falsi miti che le rendono, nell’immaginario comune, servizi non avvicinabili da tutti i consumatori. Ѐ bene in questo caso sfatare i miti che allontanano questo servizio da chi potrebbe giovare fino in fondo dei suoi benefici, ma che ne ha purtroppo un’immagine distorta.

La prima convinzione di molti, decisamente lontana dalla realtà dei fatti, è che questo prodotto sia riservato a persone benestanti, che possono con facilità versare regolarmente una cifra da destinare all’assicurazione senza che questo abbia un impatto eccessivo sul loro stile di vita.

Seguendo questo ragionamento appare quindi inutile, se non dannoso, per famiglie più in difficoltà privarsi di una parte di reddito, probabilmente già limitato, per un servizio di cui si spera di non dover mai usufruire.

Per quanto possa sembrare illogico è invece proprio in queste situazioni che le assicurazioni sulla vita possono essere maggiormente utili: non è necessario essere ricchi per sottoscrivere un’assicurazione vita.

Al contrario se ci si trova ad essere l’unica fonte di sostentamento della propria famiglia questo servizio garantirà ai vostri cari serenità economica in caso di eventi gravi. Infatti in caso di tragedie, i propri familiari rischierebbero di dover affrontare serie difficoltà proprio a causa della situazione di dipendenza economica in cui si trovavano.

L’assicurazione sulla vita non è quindi un lusso che solo in pochi possono permettersi, ma uno strumento utile anche alla tutela delle famiglie economicamente più fragili.

 

Proprio per la funzione che questo tipo di polizza svolge, appare chiaro che anche i costi debbano conciliarsi con i destinatari del servizio, sfatando così anche il mito sull’inaccessibilità delle assicurazioni sulla vita.

Il costo di queste polizze è quindi tale da rendere il servizio fruibile da tutti i consumatori.

In più questa non è riservata unicamente agli individui da cui i membri della famiglia sono economicamente dipendenti. Le assicurazioni vita sono estese anche a chi contribuisce al benessere della famiglia a livello non economico: basta pensare ad un genitore che non lavora ma si occupa dei figli della coppia mentre il partner è fuori per ragioni lavorative. In questo caso la figura che si dedica alla cura dei figli è naturalmente tanto importante per il benessere familiare quanto quella di chi porta a casa lo stipendio e, di conseguenza, entrambi possono sottoscrivere una polizza vita.

L’assicurazione sulla vita è quindi a tutti gli effetti un investimento e sempre più famiglie in Italia decidono di usufruire di questo servizio, per garantire alla propria famiglia lo stesso tenore di vita anche in  propria assenza o in mancanza del proprio contributo.

 

Le assicurazioni vita sono classificate in tre categorie: : polizza caso morte, polizza caso vita e polizza mista. Quest’ultima è l’unione della polizza caso morte e della polizza caso vita.

La polizza caso morte è una formula assicurativa pensata per chi desidera garantire ai propri parenti tranquillità economica in caso di decesso. Infatti in caso di morte gli eredi dell’assicurato potranno beneficiare di una somma di denaro prestabilita da quest’ultimo.

La polizza caso vita è invece una formula assicurativa che prevede il versamento all’assicurato di una rendita in caso sia ancora vivo alla scadenza del contratto. Questa opzione è maggiormente dedicata ai giovani, che in questo modo possono garantirsi una rendita certa.

Esiste poi una forma assicurativa intermedia, rappresentata dalle polizze miste che prevedono il versamento del capitale ai beneficiari in caso di decesso dell’assicurato durante il periodo di differimento, oppure la garanzia del capitale all’assicurato stesso se ancora in vita al termine del contratto.

 

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