Bollette pagate in ritardo: rischi e sanzioni

Bollette pagate in ritardo: rischi e sanzioni
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Bollette pagate in ritardo: rischi e sanzioni

Le bollette di luce e gas pagate in ritardo possono comportare rischi e sanzioni per gli utenti. Le fatture inviate dai fornitori di energia presentano una precisa data di scadenza. Tale data rappresenta il termine ultimo entro cui bisognerà effettuare il pagamento prima dell’avvio della procedura che, in ultima istanza, porterà all’interruzione della fornitura energetica. La normativa relativa alle bollette non pagate o pagate in ritardo è chiara e tutela il consumatore in diversi modi.

Dopo la data di scadenza della bolletta, infatti, non ci sarà un’immediata interruzione della fornitura di energia elettrica o di gas naturale. Il consumatore avrà il tempo di saldare quanto dovuto evitando così la sospensione dell’erogazione di energia nella propria abitazione. Da notare, in ogni caso, che il pagamento di una bolletta dopo la sua data di scadenza può comportare alcuni costi extra, come gli interessi di mora, che faranno lievitare l’importo effettivo da pagare.

Bollette non pagate o pagate in ritardo: come evitarle

Le bollette non pagate possono essere legate a due situazioni molto differenti tra loro. Un primo scenario è quello in cui, semplicemente, ci si dimentica di effettuare il pagamento della bolletta, magari per una distrazione. In questo caso, la scelta migliore è quella di puntare sulla domiciliazione andando ad impostare l’addebito automatico dell’importo della fattura direttamente sul proprio conto corrente.

Automatizzando la procedura di pagamento, si elimineranno i rischi di non pagare una bolletta per una semplice dimenticanza. Tutta la procedura avverrà in modo indipendente dalle azioni dell’utente che verrà informato dalla propria banca dell’avvenuto pagamento della bolletta. Il fornitore, in ogni caso, continuerà ad inviare le bollette (in modo cartaceo o in versione digitale) per informare il cliente in merito ai consumi ed ai costi della fornitura.

C’è un secondo scenario legato alle bollette non pagate o pagate in ritardo ed è quello dell’impossibilità di pagare una bolletta per via di problemi di liquidità. In questi casi, è necessario informare il fornitore per verificare la procedura corretta da seguire. In ogni caso, chi è in difficoltà economica non può prescindere dal seguire tutte le strade utili per risparmiare.

Sfruttando la comparazione online, tramite il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas, ad esempio, sarà possibile individuare rapidamente le tariffe più vantaggiose da attivare. Basterà inserire una stima del proprio consumo annuo (il dato è disponibile anche nelle ultime bollette) per individuare le tariffe più vantaggiose che garantiranno una netta riduzione dell’importo delle bollette.

Scegliendo le migliori offerte del mercato libero è possibile dare un taglio netto alle bollette. Il margine di risparmio è considerevole. Un “cliente tipo” (consumo annuo di 2700 kWh di energia elettrica e 1400 Smc di gas naturale) che passa dal mercato tutelato al mercato libero può risparmiare circa 180 euro all’anno (considerando le migliori offerte di gennaio 2021).

Da notare, inoltre, che, come ulteriore misura di sostegno per le famiglie, ci sono i Bonus Luce e Gas. Si tratta di due agevolazioni che si traducono in sconti extra sulle bollette per le famiglie con ISEE basso. Dal 2021, i Bonus sociali verranno applicati in automatico a tutte le famiglie aventi diritto all’agevolazione.

Cosa succede in caso di bolletta non pagata

Il mancato pagamento di una bolletta di luce o gas entro la data di scadenza, indicata nella prima pagina della fattura, non comporta l’immediata interruzione della fornitura energetica. Una volta superata la data di scadenza, infatti, il fornitore di energia provvederà all’invio di un sollecito di pagamento al suo cliente. Si tratta di una comunicazione che ha anche lo scopo di “promemoria”. Può capitare, infatti, di dimenticare un pagamento e tale comunicazione ha l’obiettivo di ricordare al cliente di dover saldare quanto dovuto.

L’invio del sollecito di pagamento non è immediato. Il fornitore provvederà con l’invio della comunicazione (tramite uno dei canali di contatto forniti dal cliente) nei giorni successivi la data di scadenza della bolletta. Solo in caso di mancato pagamento dopo l’invio del sollecito, il fornitore di energia procederà con l’avvio di una procedura che potrebbe portare alla sospensione dell’erogazione di energia.

A questo punto, infatti, il fornitore invierà una raccomandata al suo cliente con il termine ultimo di pagamento prima della sospensione della fornitura energetica in essere. Da notare che il termine ultimo di pagamento deve rispettare dei criteri ben precisi. Tale termine, infatti, deve essere:

  • superiore ad almeno 20 giorni dall’emissione della raccomandata
  • superiore ad almeno 15 giorni dall’invio della raccomandata

Il mancato rispetto di queste condizioni renderà nulla la comunicazione inviata dal fornitore al cliente. In questo caso, quindi, qualsiasi sospensione della fornitura sarà illecita. Il fornitore dovrà provvedere all’invio di una nuova raccomandata, ripetendo l’iter che potrà portare alla sospensione della fornitura in caso di mancato pagamento.

Per essere ritenuta valida, inoltre, la raccomandata dovrà contenere indicazioni precise in merito a:

  • le modalità di pagamento per saldare quanto dovuto
  • i canali di contatto da utilizzare per comunicare l’avvenuto pagamento

Anche in questo caso, la raccomandata non sarà valida se non conterrà tali informazioni. Da notare, inoltre, che il fornitore è tenuto a comunicare l’eventuale riduzione della potenza disponibile (per l’energia elettrica, se il contatore lo consente) prima della sospensione effettiva della fornitura energetica in essere con il cliente moroso.

Sanzioni per il pagamento in ritardo delle bollette

Pagare una bolletta in ritardo comporta dei costi aggiuntivi rispetto all’importo effettivo della bolletta. Dimenticare di pagare le bollette può, quindi, comportare un incremento della spesa al momento in cui si vanno a saldare tutte le fatture arretrate. I costi aggiuntivi da affrontare per il pagamento di una bolletta in ritardo dipendono da alcuni fattori.

Per i clienti nel mercato tutelato, ad esempio, il fornitore ha facoltà di richiedere gli interessi di mora per i giorni di ritardo. Il tasso di interesse, in questo caso, è pari al tasso di riferimento fissato dalla Banca Centrale Europea che viene incrementato di 3.5 punti percentuale. Per quanto riguarda i clienti con un contratto di fornitura nel mercato libero, invece, si applicano condizioni differenti.

I costi aggiuntivi per il pagamento delle bollette in ritardo, in questo caso, vengono fissati dalle condizioni contrattuali dell’offerta sottoscritta. Quando si attiva un nuovo contratto di fornitura di luce o gas nel mercato libero, quindi, è consigliabile verificare gli eventuali costi aggiuntivi richiesti per il pagamento di bollette dopo la data di scadenza.

Da notare, inoltre, che bisogna considerare anche i costi di riattivazione della fornitura dopo un’eventuale sospensione per bolletta non pagata. Anche in questo caso, bisogna fare una distinzione tra i clienti del mercato tutelato e del mercato libero, in quanto i costi da affrontare in queste situazioni differiscono in misura significativa.

Per il mercato tutelato viene richiesto:

  • un contributo fisso di 25,51 euro (ridotto del 50% in caso di utenza predisposta alla telegestione)
  • un contributo per oneri amministrativi di 23 euro per la sospensione della fornitura o la riduzione di potenza
  • un contributo per oneri amministrativi di 23 euro per la riattivazione della fornitura o il ripristino della potenza

Per il mercato libero viene richiesto:

  • un contributo fisso di 25,51 euro (ridotto del 50% in caso di utenza predisposta alla telegestione)
  • un contributo aggiuntivo indicato nel contratto di fornitura stilato dall’utente con il proprio fornitore

 

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