Dal mercato tutelato a quello libero: come proteggersi dagli imbrogli?

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Dal mercato tutelato a quello libero: come proteggersi dagli imbrogli?

Dal 2022 in Italia sarà presente solo più il mercato libero per le forniture luce e gas, mentre scomparirà per sempre il Servizio di Maggior Tutela. Cosa significa e come si può affrontare questa transizione?

Il decreto Milleproroghe stabilisce che il termine dei servizi di tutela per le bollette della luce e del gas sarà il gennaio 2022, questo significa che, da due anni a questa parte, il mercato tutelato, che in questo momento convive in Italia con il mercato libero, verrà definitivamente a scomparire. Questo significa che i 18 milioni di utenti che beneficiano del mercato di tutela nel settore elettrico ed i circa 9,6 milioni quelli che ne fruiscono per il gas dovranno effettuare obbligatoriamente il passaggio al mercato libero.                                                          Questa transizione avverrà in modo assolutamente agevole per il cliente, che non deve fare altro che scegliere un fornitore all’interno del mercato libero e sottoscrivere con questo un nuovo contratto, sarà infatti l’azienda a svolgere tutte le operazioni necessarie al cambiamento di fornitura e a comunicare all’attuale gestore l’avvenuta disdetta del contratto in essere.

 

Quali sono le maggiori differenze tra i due tipi di mercato?

In entrambi i mercati gli operatori sono privati, ciò che varia è però il prezzo della componente energia; infatti se nel mercato di tutela è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) a definire interamente le tariffe, nel mercato libero il prezzo è scelto dal fornitore per quel che riguarda la componente energia (riguardo i costi di trasporto, distribuzione e oneri di sistema sono invece definiti dal Regolatore).

Inoltre, sottolineiamo che all’interno del mercato tutelato le tariffe subiscono variazioni ogni tre mesi, perché influenzate dall’andamento del costo della materia prima nel mercato all'ingrosso. Con il subentrare del mercato libero, invece, gli utenti potranno beneficiare di un mercato più dinamico e concorrenziale, aspetti che andranno sicuramente a vantaggio dei nuovi clienti, con una sicura diminuzione delle tariffe, oltre che possibili prezzi bloccati per la componente energia e bonus d’ingresso.

 

Nonostante gli innegabili vantaggi che il passaggio al mercato libero può portare ai consumatori, è importante proteggersi da pratiche commerciali scorrette, che alcuni operatori stanno mettendo in atto. Basti citare le continue pressioni fatte dai call center per persuadere gli utenti a scegliere un altro fornitore, con promesse che non sempre verranno mantenute o con importanti omissioni sui reali costi delle tariffe proposte.

Ecco qui riportati alcuni consigli per evitare truffe e raggiri:

 

  • È consigliabile non illudersi di fronte a prezzi molto convenienti o sconti eccessivi. È necessario, prima di sottoscrivere un contratto, verificare l’effettiva convenienza dell’offerta analizzando attentamente il contratto, prestando attenzione in particolare alla durata delle promozioni e a possibili costi aggiuntivi nascosti

 

  • Se particolarmente interessati ad un’offerta proposta telefonicamente, è vostro diritto concludere il contratto per iscritto. È possibile anche procedere con la conferma telefonica, ma tale volontà deve essere espressa esplicitamente dal cliente e la registrazione telefonica può essere richiesta dal consumatore al fine di conservarla

 

  • Attenzione a non acconsentire ad alcuna operazione telefonicamente. In particolare, se vengono richiesti dati anagrafici, di fornitura e bancari l’intenzione è con molta probabilità quella di spingere l’interlocutore a fornire una conferma vocale del passaggio al nuovo fornitore

 

  • Se non interessati, è opportuno rendere chiara la propria posizione sin da subito. Manifestate quindi chiaramente il vostro dissenso nell’attivare una nuova fornitura per luce e gas, così da evitare fraintendimenti

 

  • È vostro diritto richiedere una copia del contratto firmato o anche della registrazione telefonica in cui è avvenuta l’attivazione del servizio. In questo modo, se si è stati raggirati e non si ha fornito una conferma verbale, si potrà procedere con il rigetto del contratto

 

  • È essenziale tenere a mente il diritto al ripensamento di cui beneficia ogni consumatore. Entro 14 giorni dall’attivazione del contratto è infatti possibile ritrattare la propria decisione. Questo diritto è naturalmente valido anche per quanto riguarda le vendite telefoniche (il conteggio dei giorni viene fatto a partire dalla ricezione della registrazione della chiamata di conferma). Per recidere il contratto sarà necessario solamente inviare una comunicazione scritta contenente i dati relativi all’intestatario e alla fornitura

 

  • Non esitate a rivolgervi all’istituto bancario in caso di addebiti sospetti al fine di chiederne la revoca. Avete 8 settimane di tempo a partire dal giorno dell’addebito, termine che si estende a 13 mesi nel caso di addebiti non autorizzati. Il modo migliore per prevenire spiacevoli inconvenienti è certamente il restare sempre aggiornati sui propri movimenti bancari, a tal proposito le banche hanno creato dei servizi quali SMS informativi inviati ad ogni movimento o app dedicate

A tutti i consumatori si apre quindi una vastissima gamma di offerte tra cui scegliere, proposte da un’altrettanta ampia gamma di operatori, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità. Per evitare sorprese spiacevoli è consigliabile informarsi autonomamente sulle varie proposte del mercato, per scegliere in modo consapevole l’offerta che più si addice alle proprie esigenze. Compara24 permette di fare tutto ciò in maniera veloce, semplice e completamente gratuita!

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