Interruzione energia elettrica: come capire che è ora di cambiare gestore luce

Interruzione energia elettrica: come capire che è ora di cambiare gestore luce
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Interruzione energia elettrica: come capire che è ora di cambiare gestore luce

Può capitare di dover fare i conti con un caso di interruzione della fornitura di energia elettrica nella propria abitazione. Solitamente, queste situazioni sono legate ad un guasto tecnico dell’impianto domestico oppure della rete elettrica. Nel primo caso, il problema dovrà essere risolto in autonomia dall’utente che dovrà avvalersi di professionisti specializzati per poter tornare ad utilizzare l’elettricità in casa. Nel secondo caso, invece, il problema è legato al gestore della rete.

La presenza di frequenti casi di interruzione dell’erogazione dell’energia elettrica può essere risolta, semplicemente, cambiando gestore? Puntando su una delle migliori offerte luce del mercato libero è possibile risolvere definitivamente il problema delle interruzioni di energia elettrica? La risposta a queste domande è più articolata di quanto si possa immaginare. Ecco tutti i dettagli:

Interruzione energia elettrica: si deve cambiare gestore?

Il settore energetico italiano presenta una struttura ben definitiva. Il cliente stipula un contratto di fornitura con un venditore, un’azienda regolarmente autorizzata a poter esercitare la sua attività e che spesso viene chiamata “fornitore”. Nel Mercato Libero, il cliente ha la possibilità di scegliere le tariffe luce più convenienti in base alle condizioni tariffarie proposte dal fornitore con l’obiettivo di abbassare, il più possibile, il costo dell’energia elettrica, espresso in €/kWh.

Nel mercato tutelato, invece, il prezzo dell’energia viene stabilito da ARERA. In questo caso, il fornitore pratica delle condizioni contrattuali stabilite dall’Autorità ed il cliente non ha facoltà di scegliere la soluzione più vantaggiosa in base alle proprie esigenze. Il prezzo del mercato tutelato, inoltre, viene aggiornato da ARERA ogni tre mesi sulla base delle variazioni del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica. Anche in questo caso, il cliente non ha margini di manovra.

Oltre al fornitore, c’è un’altra figura molto importante per il settore dell’energia. Si tratta del distributore di energia. Quest’azienda si occupa dell’erogazione dell’energia elettrica e della gestione (e della manutenzione) della rete elettrica locale e del contatore. Il distributore di energia di zona non viene scelto dal cliente che passa al Mercato Libero. Il nominativo dell’azienda che si occupa della distribuzione di energia viene riportato nella bolletta inviata dal proprio fornitore (il venditore) con cui il cliente ha sottoscritto un contratto.

Di conseguenza, un’interruzione di energia elettrica, legata a problemi tecnici, non è dovuta ad inadempienze del proprio fornitore. In questo caso, cambiare gestore di energia non servirà a risolvere i problemi. Bisognerà contattare il distributore di zona per inviare le necessarie segnalazioni affinché i tecnici aziendali possano intervenire e risolvere (in modo gratuito per il cliente) una volta e per tutte i problemi tecnici riscontrati.

Quando si ha diritto ad un risarcimento dopo un’interruzione di energia elettrica?

Cambiare gestore, quindi, non risolverà i problemi con la fornitura di energia elettrica. In caso di interruzioni nell’erogazione di corrente elettrica, però, il cliente potrebbe aver diritto ad un risarcimento che verrà riconosciuto sotto forma di uno sconto da applicare nelle successive bollette. La normativa vigente chiarisce che il risarcimento è dovuto nel caso in cui l’interruzione di energia elettrica duri più di 8 ore (12 ore se il comune presenta meno di 50 mila abitanti o 16 ore per le città più piccole, con meno di 5 mila abitanti, e difficilmente raggiungibili).

Il rimborso in caso di interruzione dell’erogazione di energia elettrica (quando dovuto) dovrà essere riconosciuto entro 60 giorni sottoforma di sconto diretto in bolletta. Da notare che l’importo del rimborso dovrà essere correlato alla durata dell’interruzione di corrente. Se si supera la durata massima dell’interruzione, verrà riconosciuto un rimborso di 30 euro che aumenterà di 15 euro per ogni 4 ore aggiuntive fino ad arrivare ad un massimo di 300 euro per utenza. Per le aziende è previsto un meccanismo differenti per i rimborsi che tiene conto anche della potenza impegnata. Se i risarcimenti dovuti non vengono erogati entro i tempi previsti dalla normativa, sarà possibile presentare un reclamo al proprio gestore.

Da notare che per ottenere un rimborso sarà necessario che l’utente:

  • non sia il responsabile diretto del disservizio
  • sia in regola con tutti i pagamenti
  • possa presentare una dichiarazione di conformità del suo impianto

I rimborsi in caso di interruzione dell’energia elettrica, inoltre, non sono dovuti nei seguenti casi:

  • l’interruzione dell’erogazione è collegata ad un guasto dell’impianto domestico e non ad un problema della rete elettrica
  • l’interruzione è legata a lavori sulla rete elettrica comunicati con un preavviso di 2 giorni in condizioni normali e di 24 ore in condizioni di emergenza; i lavori, in ogni caso, dovranno durare un massimo di 8 ore

Quando serve cambiare gestore di energia elettrica?

Scegliere di cambiare gestore di energia elettrica, puntando su una delle migliori offerte luce presenti sul mercato libero, è una soluzione a disposizione degli utenti che consente di ottenere diversi vantaggi. In primo luogo, infatti, cambiare gestore permetterà di ottenere un risparmio immediato sulle bollette. Basterà accedere al comparatore di SOStariffe.it per offerte luce ed inserire o calcolare una stima del proprio consumo annuo (il dato è disponibile anche in una precedente bolletta) per ottenere informazioni precise in merito alle migliori offerte da attivare.

Successivamente, l’offerta scelta potrà essere sottoscritta tramite una semplice procedura online tramite il sito del fornitore stesso. Con le migliori offerte del Mercato Libero è possibile ottenere un notevole risparmio sulla fornitura di energia elettrica. Da notare che per tutta la procedura di passaggio da un gestore ad un altro (tale procedura dura alcune settimane) l’erogazione di elettricità è garantita e non sarà necessario cambiare contatore.

Cambiare gestore di energia elettrica, inoltre, è una soluzione da percorrere se l’attuale gestore ha evidenziato comportamenti poco trasparenti, in particolare per quanto riguarda le tariffe applicate, o se il suo servizio clienti ha dimostrato di essere inadeguato. In questo caso, con il cambio gestore, sarà possibile ottenere un risparmio in bolletta ed evitare di dover fare i conti con un’azienda che offre un servizio scadente sia in termini di supporto che di trasparenza.

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